21 gennaio 2007

Emmaus

Questa potrebbe interessare a qualche refettorio, magari un po' pop...

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un autogrill: tanta gente. gente in transito, affamata ed assetata.
dall'interno, sul fondo, si intravede oltre le vetrate l'autostrada: è una bella giornata.
nell'autogrill tutto ha l'aria di pulito.
nell'area ristorante ognuno col suo vassoio, senza troppo rumore, si prende da solo il piatto che preferisce. lo preparano dei ragazzi dietro a banconi: hanno grembiuli, reti tra i capelli e guanti monouso. qui la gente si serve da sola.
il pasto poi si consuma nell'altra parte della larga sala, su tavolini quadrati.
una bambina gioca col suo palloncino sulle gambe del suo papà, che tenta d'imboccarla.
un'inserviente pulisce meccanicamente un tavolino. dietro di lei, su un carrello, pile di piatti raccolti: bottiglie vuote, bicchieri semivuoti e panini smangiucchiati.
nel mezzo della sala, tra i tanti altri, tre amici stanno per pranzare.
hanno davanti del pesce di fiume, forse trote d'allevamento. ma due di loro non sembrano badarci. guardano fissi l'altro commensale: sono stupiti al punto che non riescono a parlare. cosa avrà fatto o detto mai? e perchè nessuno ci fa caso, anzi nessuno sembra accorgersi della scena?
lui sembra quasi sorridere e guarda quei pesci come fossero la cosa più interessante del mondo: su di essi tiene alzata la mano destra.
in primissimo piano, dietro il banco dei contorni, una ragazza sta per affondare il cestello della friggitrice nell'olio caldo: due minuti e le patatine saranno pronte.

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