05 settembre 2006

L'ecologismo sotto zero

cuore di papà. e placenta di mamma. il cordone ombelicale invece è di nennillo (bambino).
non so che fine faccia la placenta dopo un parto. il cordone ombelicale è invece usato per le staminali, questo almeno è quello che so.
ma Marc Quinn (il padre di cui sopra), valente scultore inglese ora esposto al Macro di Roma, con placenta e cordone ombelicale ci plasma il ritratto del suo figliolo neonato (di cui sopra), lo mette sotto un liquido "refrigerante" in una teca di cristallo e poi ripone tutto su di un congelatore: a meno 20.
il volto di un bambino in quel grumo rosso scuro alla prima mi dà un senso di disgusto.
poi mi faccio coraggio e lo guardo meglio. l'effetto è da reliquiario: incute un rispetto sacrale.
in questo senso posso dire che sì, è il giusto rispetto che si dovrebbe ad ogni vita che nasce.
ma finito l'imbarazzo, il punto diventa un altro, almeno per me.
se ognuno di noi avesse opere del genere in casa dove andrebbero a finire tutti i discorsi sull'uso intelligente dell'energia elettrica?
siamo sicuri che una opera che per "vivere" consuma energia sia davvero al passo con i nostri tempi segnati da una generalizzata coscienza ecologica, oltre che dalla necessità di risparmiare energia?
tutto attorno però nella larga sala é silenzio. i pochi visitatori come me s'aggirano per belle sculture candide, distese lungo il fianco, come cadute: sono fatte di cera e medicinali.