20 agosto 2008

Appunti del Salento



Il Salento è piatto?
Il Salento è tutto oliveti e muri a secco? O è "soltanto" il barocco?
Il Salento è tutto dialetti che si mescolano - per me - indistinti?
Soltanto sole, mare e vento (come pure molti ripetono)?
Sono arrivato in Salento che non avevo molte idee su come era e come mi sarebbe apparso.
Certo la pietra morbida e bianca la conoscevo già.
Certo immaginavo di sudare parecchio nelle pizziche fino a tarda notte.
Ugualmente mi ha impressionato.
Mi ha impressionato sopratutto il pensiero che davvero si possa vivere l'oggi senza perdere niente di quello che è stato ieri e ieri l'altro.
In Salento sentir dire che "chi non ha radici non ha futuro" non suona come un banale luogo comune. Anzi è come se fosse detta in positivo: chi ha radici ha un futuro.
Soltanto il forte senso identitario è il valore aggiunto, di un territorio, di una società, di un individuo.
Senza una forte identità, senza riconoscere o rapportarsi con quello che si è profondamente, come si darà valore alle cose che si fanno, che si amano?
L'identità, infatti: il portafortuna per chi - per qualsiasi motivo - si mette in viaggio, parte e va via.
Come dal Salento: ancora oggi terra di partenze e di nostalgie.