25 novembre 2006

La natura morta transgenica

Un tavolo sotto un patio che dà su un cortile, o su un prato.
Un immenso tavolo, carico d'ogni bene: come nelle nature morte napoletane di cui si beano tanti salotti bene.
Ma tutto è alterato in quelle primizie: per proprietà, forma, dimensione così come per colore. Nulla sembra essere scampato alla ibridazione, alla mutazione. Tutto è perfetto ora, l'occhio pare appagato. Tutto non reca traccia di corruzione.
Sullo sfondo una scena idilliaca. Nel prato è un girotondo quasi meccanico di gente tutta uguale.
Sul bordo del tavolo, un dialogo silente d'un vermetto e d'una lumaca.

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