19 ottobre 2006

Giuseppe Desa da Copertino

Un Santo speciale Giuseppe Maria Desa da Copertino. Almeno per me; e non che ne abbia mai capito il motivo di questa - diciamo - devozione.
L'ho conosciuto per caso, quando mio padre mi raccontò di come aveva visitato il luogo dove si tenne il suo processo davanti al Sant'Uffizio. Se non ricordo male dovrebbe essere una sala del convento di S. Lorenzo Maggiore, Napoli.
Giuseppe fu chiamato a rendere conto della sua fama di santo e taumaturgo. Lui che la vita e la gente avevano voluto inetto e scemo, in odore di santità! Come mai? Perché il frate volava.
Eppure Giuseppe anche davanti al collegio e di fronte a decine di persone si alzò in volo, in estasi.
Non era la prima volta che succedeva, anzi. Pare che siano documentati numerosi voli.
E non era la prima volta che Giuseppe passava un esame in maniera miracolosa. Qualunque sua biografia, anche la più esigua, parla di come passò l'esame per diventare sacerdote. Non a caso é il patrono degli studenti.
Un uomo che manifestava il suo amore verso Dio in un modo tanto vistoso, eccessivo e quasi scandaloso. Barocco come l'arte del suo tempo.

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La sua figura ha avuto una notevole fortuna letteraria (escono ancora oggi romanzi ispirati alla sua vita) ma ritengo possa essere suggestiva anche per le arti visive visive (e non solo il cinema).
Pensate ad un altro uomo volante (non elevato da Dio ma dalla tecnologia) come Gagarin ed al suo monumento (che però è degli anni 80): un uomo-razzo che punta dritto dritto al cuore del cielo con freddezza: sta rigido. Il Nostro forse sarebbe meglio rappresentato in una voluta dolce e bizzosa verso un cielo pieno, da guardare con affetto e stupore quasi abbracciandolo.

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